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quel del Comune: sono questi dui libri, ovvero in ditto scabello de cipresso, ovvero nel scabel verde che è nel studio. In casa sono tutti li mei conti: col Comune io resto creditore, ma de poca summa. Farite de riscoterla da messer Ercule, che la fará pagare: Cornelio ha pratica di questo. Con la camera ducale io resto de- bitor, maxime per li denari tolti da messer Annibaie, e per ioo lire che ho fatto pagare al massaro de gabella. Sia che quantitá se voglia, se la domandante in dono al signor duca, ve la do- nará: adoprarite in questo messer Ieronimo Ziliolo, e bisognando ancora, lo illustrissimo signor messer Nicolò da Correggio. A dare espedizione a queste vendite de robbe quale ho ditte et a questo mettere denari inseme, bisognaria che ser Alessandro, che praticò a Ferrara, per caritá se transferisse fin lá, et inseme con madonna Lauretta desseno assetto a tutte queste cose, avendo avvertenza che niun dinaro venisse in mano a’ putti: cosí ne prego strettamente ser Alessandro, fratei mio dolcissimo.

Sopra tutto per la prima cosa, che madonna Lauretta sia cauta e contenta de la sua dote, come ho ditto de sopra, e sia in totale e vera possessione fin che ella è contenta e satisfatta, de questo ve prego e supplico tutti vui; perché io conosco la na- tura sua, che se li farete onore e carezze o el suo dovere, che da lei arete ciò che vorrete, e l’anima mia ne stará reposata. Stiave a mente che, benché io abbia molti amici a Ferrara da operare, non di meno questi sono amicissimi, che non ve man- caranno a li bisogni: lo illustrissimo signor messer Nicolò da Cor- reggio, el magnifico Lodovico Bonomello secretario, messer Iero- nimo Ziliolo (questi tre valgono appresso el Duca per autoritá e per grazia, e con tutta la corte; seriti favoriti in ogni cosa: state in loro protezione); messer Ioan Francesco dal Canale, per con- seglio et autoritá e grazia ne la terra, sempre arite da lui bon partiti in ogni cosa; ser Iacomo da Sávana, per notario intelligente e presto et amico; Guarniero de Guarnieri, questo è un giovene rasonero a la camera, che è bono da operar per conti e rason de libri (come lo chiamante, andrá per tutto e fará ogni servizio vorrite) el prete di San Stefano, el prete di San Martino, fra Ste- fano de li Angeli, questi per consolazione e per consiglio e per boni amici ad intromettersi in ogni opera bona de caritá. Un libretto de Istoria de oltramar, che ha una catena, è de la libraria de San Zorzo maggior da Vinegia: voglio li sia remandato.