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A questi se abbia recorso et aiuto e favore e consiglio, e qui e a Ferrara, quando bisogna, perché sono prudenti, amorevoli e boni amici; et in spezie madonna Lauretta mia donna, che se re- trova a Ferrara, in tutte le sue cose recorrerá a li ditti messer Iovan Francesco e messer Ieronimo.

. o la copia d’essa, acciò che vedano ch’io li prego, per viscera misericordiae e per l’amicizia mia, che li siate recomandati vui e madonna Lauretta e vui mei figlioli.

Prego vui, mei figlioli, che per parte mia vogliate pregar (an- cor ch’io creda che ’l non bisogni) el magnifico messer Nicolò da Saiano e Bernardino suo fratello, che li siano ricomandati le due figlioline lassò el meschin Guido Antonio lor nepote e mio ge- nero: de le quale anche io avria pigliato cura e pigliaria se la vita me fusse durata. Non potendo mo’, io le ricomando a loro e li prego che a la meschina Genevra mia figliola vedoa vogliano operare che senza liti li sia consigliata la sua dote, e de questo li prego e stringo per la caritá de Dio: la ragione de ditta dote ha messer Annibaie mio figliolo in mano.

In tutti li altri mei beni mobili e stabili ratione et actione praesenti et futura , e a Pesaro e a Ferrara et in qualunca altro loco se sian, lasso e instituisco mei eredi universali messer An- nibaie, Cornelio e Teodoro, mei figlioli legitimi e naturali, egual- mente ordinando che la parte de quello morisse senza figlioli vada et recada a li altri che restaranno. Et aggiongo questa condizione, che qualunca de loro non stesse (quod Deus avertat) a quello ho ordinato circa madonna Lauretta, prefata mia donna, o che li fusse contrario trattandola male o molestandola in qualunca modo, quello se intenda esser ipso facto privo de la parte sua e recada, attento che l’è stata naturai madre loro, et attento ch’io l’amo tanto, e che la virtú.

Resta mo’ eh’ io dia alcuni ricordi atti a conservare quelle po- che facultá che ci sono e tener in pede el nome de la casata e pagar chi deve avere con destrezza, si che rimanga almanco a vui, mei figlioli, pane e tetto.

Prima ve ricordo, che la mia ereditá vui la dobbiate adire e tórre con beneficio de inventario: e farlo presto, e fra el termine de la rasone, e in Pesaro e in Ferrara, secondo ve será insegnato da procuratori e notari, e non lassate questa parte per niente.