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XV

Allo stesso.

Illustrissimo et eccellentissimo signor mio. Tornai èri da Fiorenza e volentiere seria venuto a Vostra Signoria, si per ve- dere quella et esserli appresso (corno è sempre mio desiderio), si per trovarmi a li onori et esaltazione de Vostra Eccellenza. Ma senza permissione e licenza de quella non m’è parso conve- niente de farlo. Però se quella me ne dará licenza, molto volen- tiere me ne venirò a trovarla.

Oltra quello che da Fiorenza io scrissi a Vostra Signoria, e li e a Bologna e qui ho trovato li animi de ogn’omo sospesi e tutti vólti a Vostra Eccellenza, però che tutti estimano che l’an- data vostra al cristianissimo re e l’autoritá e grazia, che ha Vo- stra Signoria con sua Maestá e le demonstrazione ricevute da quella, appresso la prudenza e bontá vostra, abiano ad operare singular frutto per bene e quiete de lo illustrissimo signor vostro genero et a rilevata utilitá de Vostra Signoria. E 1 che prego Dio che cosí sia, e che la espettazione, che ha Italia de Vostra Eccel- lenza, responda secondo el voto de tutti.

Non me pare da tacere una cosa (la qual però vi cennai ne la mia lettera de Fiorenza), che essendo venute lá alcune lettere de la Eccellenza del duca di Milano, quale prometteano omnino fruttuosa pace, e credendosi per molti, io, che ogni di era con el nostro frate Ieronimo, omo veramente divino, glie ne dissi piú volte corno la pace se credea. Lui, sempre sorridendo, la chiamava pratica insidiosa e indigna de nome de pace. A l’ultimo parten- domi la sera ad un’ora de notte, a di sei, per cavalcar la mattina, tolendo licenza da Sua Paternitá, li dimandai che conclusione io avea a portar meco de questa pace. Me disse: — Messer Pandolfo, io ve dirò in risposta le parole de Ezechiele profeta: «Et scietis quia Ego dominus deus. Eo quod deceperint populum menni, dicen- tes: Pax, pax et non est pax: et ipse aedijicabat parietem. Itti autem liniebant eum luto absque paleís. Die ad eos qui liniunt absque temperatura quod casurus sit». — Questa è la resposta che me diede: la quale ho poi letta in Ezechiele, et è al xm capitulo. Ho vo- luto significarlo a Vostra Signoria, perché porria molto ben esser