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IX

Allo stesso.

Magnifico Lorenzo, patrone e signor mio. De le occurrenze de qui non accade dir molto, perché e dal signor marchese de Mantua e da messer Annibai Bentivogli Vostra Magnificenza in- tenderá tutto. Questo non voglio tacere: che tra quello che portò ser Filippo cancelliero qua e ultimamente la bona relazione de Chiarito, parendoli ormai esser sicuri de la benivolenza vostra, questa casa è tutta mutata, tutta allegra, tutta piena de boni et onorevoli parlari. Et io tra li altri ne ho summamente acquistato, per aver sempre servato un medesimo tenore e veritá e constanza. Grandissima reputazione se è aggionta a tutte queste cose, e per tutta la terra e nel parlar commune de ogn’omo: la vittoria de’ Baglioni. Perché qui se ha per ogn’omo, e la Signoria de messer Gioanne me ne ha mostrato lettere, che tutto el favor de’ Ba- glioni sia proceduto da Vostra Magnificenza, per respetto del si- gnor Paulo Ursino e Camillo Vitelli e per la intelligenza che qui palam se dice che tenean con Vostra Magnificenza.

El marchese de Mantua ha dimostrato qui in casa una amo- revolezza e domestichezza, che è parso nato tra loro: e questo parentá lo ha fatto tanto voluntiere e tanto allegramente che non si porria mai dire. E lui medesimo, lunedi sera, parti de casa e andò per el signor Gioanne suo fratello, e menollo su a la sposa, con una diligenza e con una efficacia incredibile. In summa, qui ogni cosa è letizia. Intendo (ma è questo molto secreto, quamvis io creda però che Vostra Magnificenza lo sappia) che cercano dar Madonna de Faenza per donna ad Astor Baglione. Non ne so piú oltra. Me sono venute a le mano circa 50 medaglie antiche: cin- que ne ho trovato tra esse, che non me pare che Vostra Magni- ficenza le abbia, e però ve le mando. El primo è M. Opelio Se- vero Macrino, quello che fece ammazzare Antonino Caracalla et imperò dappo’ lui con Diadumeno suo figliolo. Ha de osserva- zione notabile quel bel roverso; et ha che dice opelivs, non opilivs, corno è scritto in tutti li libri. El secondo è quel Filippo primo imperator cristiano, che imperò col figliolo e fu morto a Verona: el mando per quel roverso, che non me ricordo che sia