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cenza piú presto ch’ella pò me responda a questa parte quello che li pare, perché ne espettano resposta. Hanno anche una bona lettera da Battista Pandolfini de una bona disposizione de Vostra Magnificenza in questa materia, la quale me dicono li è molto piaciuta. Altro non ho da scrivere a Vostra Magnificenza per ora: a quella de continuo me ricomando.

Bononiae, die dominicae xm Martii 1491. M. V. dicatissimus Pandulphus.

Magnifico Lanrentio de Medicis Patrono et domino meo singulari.

VII

Allo stesso.

Magnifico Lorenzo, patrone e signor mio singulare. Avendo io scritto a’ di passati una diffusa lettera per resposta de una de Vostra Magnificenza circa le cose de qua e la dote de madonna Francesca, me maravigliava de non aver resposta da Vostra Ma- gnificenza. Ma ora che ho inteso che messer Gioanne ha mandato lá Chiarito da Pistoia a posta per questa cosa, non me ne mara- viglio piú: perché estimo che con lui Vostra Magnificenza se ri- solverá in quello ch’ell’ará deliberato. Lo hanno mandato con intenzione de far l’ultimo conato e prova in questa materia; e se possono trar questa dote mediante Vostra Magnificenza, bene qui- dem, se no, non ne parlar piú; con animo de tentar qualche via piú aspera con quelli che la tengono, per quanto io sento. Ditto Chiarito lo ha mandato, ch’io non ho saputo cosa alcuna: e du- bito che l’avere io dittoli troppo el vero in ogni cosa, e parlato lealmente, etiam con ogni modestia (secondo rimasi con Vostra Magnificenza) non m’abbia fatto in qualche modo suspetto. Sono qui tante erronee opinione, che è una cosa stupenda: et super omnia le orecchie insuete al vero.

È tornato da Roma un messer Angelo da Cremona, che fa- ceva lá per messer Gioanne, e sta con la sua Signoria; et halli certificato che Vostra Magnificenza dá una certa provvisione a