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La feci bene intendere a Loro Signorie, e per piú d’una volta. Ne confessano de plano due poste e consentono a Vostra Magnificenza: la prima, che vòle voi necessitate quelli tutori a pagare questa dote per via del stipendio, piú che lor medesimi se vogliano, la Vostra Magnificenza mòdicamente non lo possa né debbia fare: e cosí dicono; la seconda, che in quanto quelli tutori alleghino lor ragione perché non rendono questa dote, tengono che sia vero (non se intendendo altro) che ’l torto seria dal canto de madonna Fran- cesca. Ma dicono cosí, che Vostra Magnificenza cognoscea el signor Galeotto e che sanno certo che vui sapeti tutti li bon portamenti del frate de madonna Francesca, e sapendolo vui, in coscienza questo doveria bastare in questo caso, ché, corno sapete, ne le cose de’ vostri pari e de li omini grandi, quando le ragione per onestá non se possono né debbono dire, basta ch’elle se inten- dano; e che vui séte bene si savio, che saperesti ben far tacere quelli tutori (che in fine sono quelli omini che i sono) e far questo onore a madonna Francesca lor figliola. Appresso me di- cono (e in questo molto se fundano) e me fanno vedere che de li omini propri de Faenza, et (ut dicunt) de li primi, e cosí de quelli de Val de Lamone li dicono e scrivono e tutto ’l di li fanno intendere che se non rendono questa dote, el defetto véne dal Magnifico Lorenzo: e che se lui volesse, e per una lettera el scri- vesse de bono inchiostro, el non se faria se non quel che lui vo- lesse. Item me fanno intendere alcuni avvisi che hanno pur da Faenza de alcune parole de Dionisio Pucci, per le quale racco- gliono che Vostra Magnificenza non dia quel favore vero a questa cosa, ch’ella dice: e di questo fanno gran caso.

Io li respondo de la natura de quelli omini, e che sono frap- patori, sediziosi, e che hanno piacere de tener discordia fra loro e altri, e che molto peggio devono avvisare a Fiorenza de lor Signori, e che non meritano fede, e che se vorriano gratificar per questa via etc. Rem che non séte omo da dir quello che non è, e che non anteponereste quelle brigate a lor Signori, e corno li cognoscete a punto, e che non avete se non fastidio etc. In summa stanno in queste due cose: che sanno per questi avvisi che ’l sta a Vostra Magnificenza, item che vui sapete trovar modo a tutte le difficultá del mondo, quando vui volete: e che madonna Francesca è pur vostra comare e vostra figliola e che