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Ruben.   Non solamente è onesto il tuo precetto,

o caro padre, ma ancor necessario,
e da mandarlo subito ad effetto:
     cosí dal tuo parer punto non vario
e il simil dicon questi mei fratelli,
ché alcun non è che sia al tuo dir contrario;
     però senza dir altro, anch’io con elli
il cammin verso Egitto prenderemo
con la moneta e con nostri asinelli.
     D’una sol cosa ben ti pregheremo,
che stii di bona voglia e vivi lieto,
ché sani (io spero in Dio) ritorneremo.
     Ma acciò che noi ne andiam col cor quieto,
la tua benedizione santa e pia
donaci, padre, al modo consueto.
Iacob.   Dio vivo e vero sopra questa mia
mano dal cielo infonda il suo splendore,
e Lui vi benedica e Lui vi dia
     il cammin vostro prospero e favore,
tal che possiate nel vostro ritorno
riportar grazia con guadagno e onore:
     parerá (a me che aspetto) un anno il giorno!
  (partiti che sono li figlioli, Iacob lamentasi solo):
     Oh d’umana miseria instabil stato!
Oh dura dei mortai condizione,
che mai possa posar chi al mondo è nato!
     Mai mancan casi, mai nòve cagione,
mai diversi accidenti, che ci dánno
fatica al corpo e a l’alma passione.
     Non fu mai la mia vita altro che affanno,
da poi che ’n questa luce fui produtto;
mai fui senza lamento e senza danno.
     Or vedi in qual miseria io son condutto:
vecchio, affamato, con si gran famiglia,
dui anni stato son senza alcun frutto.