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ATTO QUARTO
Nel quale si tratta de li insemini che fece il re Faraone, con la esplanazione di Ioseph, e de la sua liberazione da la carcere
SCENA I
Cabasan, Durach.
circa l’impresa quale il re n’ha dato
per il suo insomnio, quel che pare a me.
Il re, come tu sai, si s’ha insomniato,
e quel che lui ne senta io non lo so,
ma par per quello tutto spaventato,
intrato è in gran pensier; per questo mo
vói che tutti li savi congreghiamo,
ch’abbino a interpretar l’insomnio sò.
Per me ti dirò il ver, quel che facciamo
io non l’intendo, e credi al mio iudizio,
che contentarlo noi non possiamo.
Durach. Seria nostra vergogna e nostro vizio
noi poter contentar; ma qual ragione
cosí ti fa parlar? dammene indizio.
Cabasan. Non è la piú difficile azione
(si che è quasi impossibil) che trovare
un che sia savio, per mia opinione.