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132 rime volgari


     205Pazienza è la terza: ogni tuo stato,
fortuna o avversitade, in pace porta,
e sappi che da Dio tutto è ordinato.
     Elemosina poi fia la tua scorta,
con l’opre, con la lingua et ogni affetto:
210questa sola del ciel pò aprir la porta.
     Conviene ancora al corpo aver rispetto,
da cui lo spirto piglia nutrimento,
in darli a loco e tempo alcun diletto.
     Se sempre è teso l’arco, fia piú lento:
215ottuso fia l’ingegno e meno integro,
se non ha qualche possa il sentimento.
     Procura adunque di non esser egro:
dei ben de la natura piacer toglie
commodo, natural, modesto, allegro.
     220Per sé Dio fece nui, per nostre voglie
fece questo terrestre e nobil orto:
de le cose create il frutto coglie.
     Abbi un amico sol (ma ti conforto
tra bon religiosi) col qual prendi
225ricreazione e spirtual diporto.
     Con diligenza al tuo mestiere attendi
e con iustizia, et in te stesso godi,
lieto e iocondo: e nel bisogno spendi.
     Le vane opinioni, e biasmi e lodi
230del vulgo non curar; che chi le cura
alfin con danno intende )e sue frodi.
     Con le Muse, con Dio, con la natura
e con te stesso vivi: e il ben fugace
godilo, e noi lassar per fin che ’l dura.
     235Veste che basti: sobrio e casto giace:
Corte, palazzo, liti e vulgar gente
fuggi: vendetta schiva: e cerca pace.
     Magnanima e constante sia tua mente:
ogni tristezza del tuo petto sgombra.
240Pensa che ’l bene e ’l mal torna in niente
     al fine: e tutto è polver, fumo et ombra.