205Pazienza è la terza: ogni tuo stato,
fortuna o avversitade, in pace porta,
e sappi che da Dio tutto è ordinato.
Elemosina poi fia la tua scorta,
con l’opre, con la lingua et ogni affetto: 210questa sola del ciel pò aprir la porta.
Conviene ancora al corpo aver rispetto,
da cui lo spirto piglia nutrimento,
in darli a loco e tempo alcun diletto.
Se sempre è teso l’arco, fia piú lento: 215ottuso fia l’ingegno e meno integro,
se non ha qualche possa il sentimento.
Procura adunque di non esser egro:
dei ben de la natura piacer toglie
commodo, natural, modesto, allegro. 220Per sé Dio fece nui, per nostre voglie
fece questo terrestre e nobil orto:
de le cose create il frutto coglie.
Abbi un amico sol (ma ti conforto
tra bon religiosi) col qual prendi 225ricreazione e spirtual diporto.
Con diligenza al tuo mestiere attendi
e con iustizia, et in te stesso godi,
lieto e iocondo: e nel bisogno spendi.
Le vane opinioni, e biasmi e lodi 230del vulgo non curar; che chi le cura
alfin con danno intende )e sue frodi.
Con le Muse, con Dio, con la natura
e con te stesso vivi: e il ben fugace
godilo, e noi lassar per fin che ’l dura. 235Veste che basti: sobrio e casto giace:
Corte, palazzo, liti e vulgar gente
fuggi: vendetta schiva: e cerca pace.
Magnanima e constante sia tua mente:
ogni tristezza del tuo petto sgombra. 240Pensa che ’l bene e ’l mal torna in niente
al fine: e tutto è polver, fumo et ombra.