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iv - de la reformazione de l'omo 129


     Conviene ancor che d’ogni tua nequizia
la circunstanza dichi che l’aggrava
o fa minore, o male in altri inizia.
     100Ordine, loco e tempo fan che prava
sia piú la colpa: e ’l stato e ancor la etade;
e la persona il vizio piú o men grava.
     Perseveranza, copia e dignitade,
numero, modo, causa, condizione,
105e la scienza aggrava iniquitade.
     Questa fia adunque la vera ragione
de l’altra porta, che ci fa felice:
or da la terza avrem la perfezione.
     Prima, per penitenza quel che dice
110il sacerdote fa’ che servi a punto
con diligenza, ché lassar non lice.
     Odio e rancor (se ’l tuo cor ne fia punto)
deponlo in tutto, e forzati che sia
col perdonare ancor l’amor congiunto.
     115Se onore o fama per alcuna via
o in detti o in scritti ad alcun tolto avesti,
rendilo, e fa’ che ’l suo perdon ti dia.
     Se per iniusti modi e disonesti
robba acquistata da te o toi possedi,
120rendi o dispensa, fin che te ne svesti.
     Fa’ bene e presto; e quel che tu non vedi
da te, col sacerdote ti consiglia:
questo convien che facci, se tu credi.
     Se ligato ti senti ne l’artiglia
125di debito o escomunica o di voto,
non tardar punto, libertá ne piglia.
     Le indulgenze che pòi prendi divoto;
òra, digiuna e dona a’ bisognosi;
nel mal, di pazienza non sii vòto.
     130Compiuti questi effetti toi pietosi,
ben contrito, confesso e satisfatto,
or ti apparecchia ai doni graziosi.