Necessaria non è, pur che t’ammante
voluntario dolor, non per lo inferno,
ma per Dio solo, con la fé constante:
cosí non temerai del danno eterno. 65Questa è la prima porta di salute,
che ne conduce al gaudio sempiterno.
Da questa prima guarda non si mute
tua intenzion; ma corri a la seconda
con ogni tuo vigore e tua virtute. 70Confessa con la lingua, e nulla asconda
tua conscienza: ogni delitto e vizio
preparata, discreta, integra effonda.
E però prima con sincer iudizio
ripensa la tua vita, e con amaro 75ricordo ogni peccato e preiudizio.
Discorri le tue etadi tutte al paro:
puerizia, adolescenza, giovinezza,
virilitá, sì che tu sii ben chiaro:
le tue fortune, povertá o ricchezza, 80il stato tuo. se sciolto o coniugato,
offizi et arte e onor che ’l mondo apprezza,
le compagnie, li lochi ove sei stato;
poi del cor, de la lingua e poi de l’opre
va’ discorrendo per ciascun peccato. 85Così pensando, il ricordar discopre
con diligenza ogni tuo errato e colpe,
e vien la luce del Signor di sopre.
Fa’ poi che negligenza non t’incolpe:
se vòi di sacra penitenza il frutto, 90trova il bon sacerdote che ti ascolte,
che voglia e possa, e sappia sopra il tutto;
e con discreto modo apri ’l tuo petto
con pudor santo e con parlar non brutto.
Ma se vòi che sia integra e di suo effetto, 95guarda per negligenza o per malizia
di non lassare un minimo difetto.