Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Compendio de le istorie del Regno di Napoli, 1929 – BEIC 1787614.djvu/37

quelli de’quali ne l’istoria nostra sequente parlaremo. Una cosa trovo scritta di questo Ranimiro, la quale per un poco di digressione intendo narrare. Essendo, come abbiamo detto, molto semplice e avendo a andare contro a’ Mori, li suoi baroni Io armorno e poseno a cavallo, poi ne la man sinistra li diederno la targa e ne la destra la lancia. Porgendoli poi le redini de la briglia, disse Ranimiro: — Datemele in bocca, perché le mani sono occupate. — Del qual atto e altre sue cose puerili ridendosi immoderatamente li suoi baroni e senza alcuna reverenza dileggiandolo, Ranimiro, deposta un di la sua naturale e monacale semplicitá, fece venire in Osca undici de li suoi nobili e baroni, e feceli tagliar la testa, non dicendo altre parole in sua lingua che queste: No sabe la voipegia con quieti trompegia. Il qual proverbio in vulgar nostro italiano vuol dire: 4 Non sa la volpetta con chi la scherza *. Turchi per la loro prima origine furono sciti, secondo Pomponio Mela e Plinio; ma per la loro ignobilitá poco conosciuti per il passato, appena ricordati alquanto al tempo di Eraclio imperatore, che militassino con Cosdroe re dei Parti. Nazione in ogni modo fu aquilonare di lá da li monti Caspi, dove abitavano per deserti e solitudini grandissime, senza cittá, castelle o ville, senza umanitade o forma alcuna -di repubblica. Mutavano lochi secondo l’erbe e la pastura, vivendo di cacciagione e di armenti di bestiame, e mangiando d’ogni animale, lupi orsi e voltori, né ad altro che a gola e lussuria attendevano. Uscirno di Scizia una gran moltitudine di loro e passato il monte Caucaso, calorno in Persia, e trovata in quella una fertile regione, con volontá del re de’ Persi e con pagamento di certo tributo vi stetteno molti anni, moltiplicando poi in grandissimo numero; e per questo essendo sospetta a’ Persi la lor compagnia, li cominciorno ad aggravare di tributi e angarie, acciò che da per loro per tedio si levassino. E infine per pubblico editto da’ Persi furono de la loro provincia licenziati.

I turchi insino che stetteno misti con Persi non conobbeno la loro potenza; ma partiti di Persia popolarmente, come