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hanno sei diti per ciascuno, si come da l’inclito Ercule duca di Ferrara e da molti suoi cortigiani per certissima relazione di veduta avemo inteso.

Appresso queste turbazioni Luigi II duca d’Angiò, figliuolo di Luigi I predetto che mori a Bisegli, e il re di Francia »■ scrisseno e mandorno ambasciatori in Italia a diverse potenze a significare che esso Luigi intendeva di venire in persona in Italia per recuperare il regno debito a lui per successione di Luigi suo padre: e per questo dimandavano passo e aiuto. Il perché Napoli fu la prima terra che lo accettasse; e Luigi li mandò cinque galee al presidio di coloro che tenevano in Napoli la sua parte, le quali galee ne la lor giunta presono due altre di quelle de la regina, che tre ne teneva li per comprimere la perfidia de’ napolitani: la terza se ne fuggi. E Clemente stando in Avignone, per favorire la parte di Luigi diede licenza a li napolitani che tenevano la parte sua, che facessino battere e vendere tutti li vasi d’oro e di argento de le chiese, acciò che si potessino dare denari a le genti d’arme di Luigi. Le quali cose, essendo tutto il regno infermo e pieno di rebellione, la meschina Margarita tenevano in continui affanni, finché l’anno poi 1390 Bonifacio IX napolitano di casa Tomacella, il quale l’anno innanzi era stato creato pontefice, abrogando e cassando l’escomunica fatta da Urbano VI contra Carlo, investi del regno paterno Ladislao come legittimo successore, e per mano di messer Angelo Acciaioli cardinale di Fiorenza lo fece coronare in Gaeta del regno di Puglia, di Sicilia e di Hierusalem, deliberando racquistarli tutti li lochi perduti nel regno poi la morte del padre.

Ladislao coronato tolse per donna una figliuola di Manfredo di Chiaramente di Sicilia con una grandissima dote di denari e di gioie, la quale fu molto a proposito per le guerre le quali ebbe in quelli principi.

Nel medesimo anno Luigi II predetto, coronato re di Puglia, di Sicilia e di Hierusalem in Avignone da Clemente VII antipapa ad instanza del re di Francia, entrò nel regno per via di mare con otto navi e quattordici galee e otto brigan-