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non volse, perché la voleva per dieci anni e voleva li russino restituite Regio e alcune altre terre di Calabria che ’1 papa aveva tolto in deposito; onde non potendo ottenerla, disfidò il re Roberto, e il papa indignato lo escomunicò. Nel 1322 poi Carlo Senzaterra, figliuolo di Roberto, mandò diciasette galee a’ danni di Sicilia e bruciò Lipari; Federico con ventisei galee e altri legni usci fuora e cacciò Tarmata di Carlo, poi smontò in Calabria e senza pigliare alcuna terra fece grandissima preda.

Perseverando nondimeno ancora Castruccio capo de’ ghibellini a li danni de’ fiorentini, et essendo li soccorsi del re Roberto pochi e lenti, si ridusseno i fiorentini a dimandarli per aiuto Carlo cognominato Senzaterra suo figliuolo, al quale donorono il dominio di Fiorenza. Andò adunque Carlo a Fiorenza e prese in sul principio due ovvero tre picciole castellette de’ lucchesi; intendendo che Castruccio era andato incontra a Lodovico di Baviera imperatore, che veniva per via di Lunisana verso Pisa con intenzione di passare nel reame contra Roberto suo padre, ritirò in Fiorenza tutte le sue genti d’arme e dappoi si parti, lasciandoli in suo loco Filippo di Ciare. E in somma si male aiutò i fiorentini, che essendo arrivato a Napoli, e morto, ne ebbeno letizia ascrivendo a non poca felicitá Tesser liberati da signore; né mai piú poi favore alcuno notabile ebbeno da Roberto suo padre, anzi e del figliuolo e di lui sempre si dolseno, per essere stati insaziabili di denari, e uomini per li quali gran quantitá d’oro con poco frutto avevano speso. E dicevano in quel tempo fiorentini, che non sapevano in che modo possibil fusse che la loro cittá avesse potuto bastare a la grandezza de la spesa fatta per francesi, da Carlo I insino a questo Carlo ora morto.

Rimase nondimeno Roberto, morto Carlo Senzaterra suo figliuolo, in lega de’ fiorentini, li quali implicati in molti modi con pisani e lucchesi e ghibellini, non si spiccavano dal favore di Roberto, ancor che poco se ne valessino, massimamente essendo venuto in Italia ne Tanno 1329 il re Giovanni