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nomi da li antichi latini e greci descritte, nondimeno a questi tempi in sette principali parti, o provincie che vogliamo appellarle, tutto il regno di Napoli è ridotto: le quali sono Terra di Lavoro, Principato, Basilicata, Calabria, Terra d’Otranto, Puglia e Ahriuzo Si applicano ancora al detto regno, sotto la medesima appellazione, alcune isole le quali piú vicine e a l’incontro e intorno li sono: come nel mare Tirreno, a l’opposito di Terracina e Gaeta, Ponzia e Pandataria, oggi detta Palmarola; e al dritto di Mola, Partenope, oggi detta Bentete; e l’isola d’Ischia a rincontro di Pozzuolo, la quale anticamente avea tre nomi, Pithecusa, Inarime et Aenaria. E appresso Ischia, l’isola Prochyta, oggi detta Procida, e Nesi, oggi detta Nisari, e Caprea a rincontro del capo de la Minerva, e le Sirenusse a l’incontro di Passettano, che sono due isolette, una detta Gale e l’altra San Piero. È contributa ancora a questo regno l’isola di Lipari, la quale gira dieci miglia e ha cittá; e armano i liparioti quando da li re napolitani sono richiesti, quantunque l’isola per sé sia aggiudicata e aderente a Sicilia, del numero de le sette, le quali erano giá chiamate Eolie e da alcuni Liparee, dal nome di questa. E poi nel seno Adriatico, passato il Gargano, a l’incontro di Varano, quattro che sono de le isole di Diomede, oggi dette Tremiti, le quali sono piccole; ma de le due maggiori la prima è chiamata Santa Maria, l’altra San Doimo, e le due minori l’una lo Gatizzo e l’altra la Caprara. E queste sono le isole di qualche nome, lasciando stare li scogli che sono inclusi ne’ confini del regno di Napoli: con le quali saria ancora da porvi Sicilia, isola italica e grande e opulenta, se ’l non fusse che è ora regno da per sé e ha proprio signore, e in tanto ha partecipato il nome suo col regno di Napoli, che alcuni re primi, che l’una e l’altro hanno posseduto, come Federico li e Manfredi e Carlo I d’Angiò e Alfonso I d’Aragona, ne li loro titoli si scriveano re de l’una e l’altra Sicilia, citra et ultra il Faro. Onde quando semplicemente si trova scritto regno di Sicilia, s’intende de l’isola, e non di Sicilia di qua dal Faro in Italia.