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Giovanni Giuseppe Nicosia — Cinesi, scuola e matematica — Bologna, Italia — 2010

negli asili e nei parchi, quando ci frequentiamo ed interpretiamo a turno ruoli di utente ed erogatore di un servizio o cliente e venditore (io sono il tuo fruttivendolo e tu il mio cliente, tu sei il mio professore di matematica ed io il tuo allievo, prima io faccio una cosa per te poi tu ne fai una per me), quando facciamo la stessa fila nello stesso poliambulatorio o prendiamo la stessa multa dallo stesso vigile, ecco che allora scopriamo che l’arricchimento culturale reciproco non è solo un sottoprodotto della globalizzazione. Condividendo situazioni concrete scopriamo che nei nostri scambi condividiamo anche linguaggi comuni e che per capirci ne abbiamo creati di nuovi.

0.2 Strumenti per la diversità culturale

Una delle situazioni più temute dagli insegnanti è quella di ritrovarsi in classi piene zeppe di studenti appartenenti a culture assai diverse da quella italiana, che parlino lingue sconosciute, con i quali sia difficile comunicare, entrare in relazione e a maggior ragione sviluppare un lavoro didattico efficace. A far paura è soprattutto la mancanza di strumenti di conoscenza e d’azione adeguati.

Questo libro si occupa della cultura matematica cinese in tre diversi aspetti legati reciprocamente:

  • quello delle comunità di cultura cinese in Italia;
  • quello della tradizione matematica cinese;
  • quello della sensibilità matematica diffusa oggi in Cina e della scuola cinese contemporanea.

L’impostazione è quella etnomatematica per cui vedansi (D’Ambrosio 2002 e 2006).

Spunti per attività didattiche sono disseminati in tutto il testo, che quindi ambisce ad essere uno strumento, oltre che di conoscenza, anche d’azione didattica.

0.3 Ringraziamenti

Non avrei mai potuto realizzare questo libro senza:

  1. l’aiuto e lo sprone dei professori Bruno D’Amore e Martha Fandiño Pinilla, fervidi promotori di iniziative culturali di vario tipo e miei maestri ormai da anni;
  2. la generosissima disponibilità del professor Giorgio Tomaso Bagni, discutendo col quale è nata l’idea stessa di questo studio e le cui osservazioni, sempre nodali e precise, ne hanno costituito buona parte della sostanza e della bibliografia; immenso è il rammarico della sua scomparsa così prematura;
  3. la collaborazione del professor Filippo Spagnolo, direttore del GRIM di Palermo, che ha gentilmente analizzato il testo proponendone modifiche e sviluppi sostanziali alla luce della grandissima esperienza del suo gruppo nel campo della cultura matematica cinese e dei suoi rapporti con le culture occidentali;
  4. le osservazioni, le correzioni, gli spunti, le indicazioni bibliografiche e la gentile disponibilità di Bernadette Capriz, Benedetto Di Paola, Federico Fontana, Minshan Lee, Maria Omodeo, Wang Dis;
  5. i materiali di ottima qualità che un esercito di anonimi studiosi rende disponibile gratuitamente a chiunque nell’enciclopedia democratica Wikipedia;
  6. la pazienza, il sostegno affettuoso e l’allegria di Jeanine Soares, Antonio e Rodrigo Nicosia che in questi due anni di lavoro hanno contribuito, ognuno a suo modo ma in misura decisiva, alle condizioni al contorno.

Ringrazio tutti di vero cuore.

0.4 Contatti

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