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Giovanni Giuseppe Nicosia — Cinesi, scuola e matematica — Bologna, Italia — 2010

alle autorità statali), ed il Buddismo tibetano (2 milioni circa che vivono tra grandissime restrizioni causate dalla questione dell’irredentismo teocratico delle regioni tibetane e dalla durissima repressione dello Stato). Ci sono poi anche minoranze religiose perseguitate come eversive e costrette alla clandestinità.

Una questione dibattuta è quella della lingua, con le autorità cinesi che preferiscono parlare di dialetti e molti studiosi che riconoscono tra le diverse parlate regionali variazioni più radicali e sottolineano fenomeni che nella maggior parte dei Paesi europei farebbero parlare apertamente di bilinguismo. Ad esempio in alcune zone del Paese la televisione è sottotitolata perché, mentre la scrittura è uguale in tutta la Cina, nessuno colà capirebbe la Lingua comune (普通话 pǔtōnghuà) che è la lingua ufficiale della Repubblica Popolare Cinese.

Nello Zhèjiāng, che è una regione montuosa ove facilmente nel passato le comunità potevano restare isolate, nel corso dei secoli sono fiorite varianti linguistiche e culturali molto diversificate. La lingua più parlata è il dialetto (吴方言 wú fāngyán) in moltissime varianti locali, valle per valle. Quella dello è la seconda famiglia linguistica in Cina, parlata da circa 80 milioni di persone in tutta la zona sudorientale del Paese e dalla maggior parte degli immigrati cinesi in Italia. Nello Zhèjiāng sono parlati anche dialetti appartenenti a gruppi diversi.

1.1.4 Progetti migratorii e comunità

Gli immigrati cinesi che si stabiliscono in Italia solitamente vi restano per molto tempo, in molti casi fino alla più tarda età. Molti immigrati di prima generazione giunti alla vecchiaia od in prossimità della morte preferiscono essere riportati nel Paese d’origine. Non sempre cercano il contatto con l’ambiente sociale italiano e addirittura non è infrequente incontrare immigrati cinesi che hanno difficoltà linguistiche anche serie in italiano pur dopo anni di permanenza in Italia. In generale quelli di seconda generazione, che frequentano la scuola, guardano le televisione ed in generale sono maggiormente sollecitati dal contesto, tentano maggiormente di integrarsi pur mantenendo un fortissimo legame con la comunità cinese.

Un po’ in tutta Italia si sono costituite comunità floridissime che costituiscono un punto d’appoggio fondamentale per la maggior parte degli immigrati. Esse forniscono una struttura di inserimento lavorativo e sociale. Alcune di esse hanno avuto sino a tempi recenti un atteggiamento chiuso privilegiando il consolidamento di relazioni interne e la costituzione di ruoli e gerarchie ignote all’esterno. I fattori fondamentali di coesione di queste comunità sono due valori che gli immigrati cinesi sentono decisamente:

  1. la lingua, che va mantenuta viva nella quotidianità familiare per trasmettere le tradizioni ed è il

principale strumento delle costruzioni identitarie collettive;

  1. i forti legami solidaristici e le gerarchie familiari e claniche su cui si impernia anche l’organizzazione economica più tipica degli immigrati cinesi: l’impresa familiare.

Comunità di individui e soprattutto famiglie hanno permesso agli immigrati cinesi di creare nuovi spazi di occupazione ed impresa con la costituzione di aziende piccole e medie (ristoranti, laboratori di pelletteria ed abbigliamento, negozietti, centri servizi…). In questi ambienti si parla soprattutto cinese e si viene introdotti come dipendenti, interlocutori economici o talora anche come clienti solo dietro presentazione da parte di persone di fiducia. Tale coesione rischia di essere un fattore di isolamento. Un immigrato cinese può vivere la maggior parte del suo tempo in un mondo di relazioni, agenzie e servizi parallelo a quello generale.

Oggi anche questo sta cambiando nel senso che, se i legami interni alle comunità restano fondamentali, ci sono notevoli segnali di apertura ed interesse verso l’esterno. Ad esempio ci sono aziende di imprenditori cinesi, specialmente quelle di successo, che diventando più grandi cominciano ad

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