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IX

se la rigirano per cavarne fuori il cardinal Giovanni, ch’era stato Proposto della chiesa pratese fino dalla prima giovinezza, e il fratello Giuliano: ed è singolare la contradizione; che mentre augurano a Prato ogni bene o, come dicevano piacevoleggiando, (veramente era il caso di scherzare!) la medicina dalla mano de’ Medici, vituperano poi chi tradiva la misera Terra ai nemici, e i nemici chiamano con parole vituperose; come se questi e quelli avessero fatto altro che procurare ai Pratesi la medicina de’ Medici. Ma la storia non sa essere tanto severa contro gli stessi Spagnuoli, quanto contro i Medici: che quelli erano stranieri, accozzaglia di stirpi e di religioni; a’ quali era la guerra mestiere e lucro, gloria (se questa parola fosse lecito adoperare) il far bottino e il por taglie più grosse; e, dopo la rotta di Ravenna, venivano scalzi affamati: nè al loro