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presunzione ancora a voler fare il maestro di quello che voi non* sapete? a mostrar di saper voi, con dir che gli altri non sappiano? a riprender gli altri tutti, ed essaltar voi solo? Non è una ignoranza finissima a non conoscere che queste vostre ragioni non son né loiche né politiche? a non sapere che non si deve disonorar altri per onorar sé? a non avedervi che né anco gli strani si debbono offendere, nelle cose di momento, per compiacere agli amici, come voi dite, di ciance ? Adunque non atorto s’è venuto in questo parere, che siate degno de’titoli che vi sono stati dati; adunque non si sta dalla parte vostra; adunque non si commenda il vostro giudizio; e se pur è degno di commendazione, è solamente in questo: che voi le conosciate per ciance e non che le facciate. La loica e l’etica degli altri conchiuggono cosi: se le vostre dicono altramente, io credo che bisognerá lasciar gli argomenti da parte, e por mano ai cerotti, perché il vostro male è nel capo e non nelle natiche. Ma voi dite di far «quello che fanno gli altri tutti». E quali sono questi tutti? Voi solo? o voi coi vostri discepoli? o coi vostri pari?’ Questa canzone è stata letta, lodata ed approvata, secondo che voi medesimo avete inteso, da ognuno; è stata tradotta, commentata e messa fino in musica da molti: voi solo siete stato quello che l’avete dannata, malmenata ed annullata del tutto: cosi chiamate voi far quel che fanno tutti gli altri? Specificate di far come gli altri in questo, che «tutti danno giudizio di qualunque canzone, di qualunque sorte esca di nuovo nelle mani degli uomini». Si; ma gli uomini da bene giudicano, non presumono; emendano, non imbrattano; pungono, non isfregiano la gente; se biasiman questi, lodano quegli altri; ed in parte glilodano, in parte gli biasimano, sentendone bene o male, secondo la veritá, non secondo i capricci o secondo le passioni. Voi biasimate sempre ogni cosa e d’ognuno; sentite a rovescio di ciò che vi cápita innanzi; pigliate a perseguitare cosi gli scritti, come gli scrittori; vi puzza finalmente tutto quel che vedete di tutti gli altri, e puzzolentemente ne scrivete e ne parlate. E vi pare che questo sia fare come gli altri? «Quale uomo è al mondo — dite voi, — tinto di lettere e avezzo a leggere, che nom