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e acceso come un razzo, ancor voi volereste». Vedete baie che fanno dire alla gente le sciocchezze che dite voi! Se volete che questo foco sia diverso, come è, da quel che brugia, non so che possiate dire che sia altro che ’1 desiderio sopradetto, o l’amore, o simile affetto: pigliate qual voi volete di questi, che se gli conviene egualmente. E, fermandoci in uno, diciamo che ’l desiderio sia quello che questo carnovale si sia voluto mascherare. Imaginatevi ora che s’abbia messo innanzi il Caro mascherato da uccello, e che, facendogli dietro il «bao bao», con questa sua maschera di foco rinfiammi di sorte, che, cosi spennacchiato e cosi roco come si tiene, si metta a volare ed a cantare coi cigni sopradetti. Vi domando se questa mascherata si può fare, e se questi effetti possono esser di questo foco. Io non posso credere che non diciate di si; perché, intendendosi per «desiderio», il desiderio può fare ogni effetto: e cosi nell’uno e nell’altro di questi modi l’allegoria si continua.

.Ma perché tu rificchi

la mente pure alle cose terrene, di vera luce tenebre dispicchi;

cioè che, stando, come state sempre, fisso nei propii, pensate che questo «foco», questo «uccello» e questo «cantare e volare» ardano, volino e cantino ordinariamente; e non vedete come lo possano fare senza rischio dell’ali e senza impedimento della voce. E però tornate un’altra volta alla similitudine presa: e, considerando che il «desiderio» è quello che s’è mascherato e che il «foco» è la maschera, ricordatevi che gli effetti si fanno dai mascherati non men che dalle maschere; e però, volendo vedere se questi del volare e cantare si posson fare o no, dovete lasciare il significato di questo «foco» proprio, e ricorrere a quello dell’altro proprio, in loco del quale è posto; e, cosi facendo, li vedrete non solo possibili e continuati, ma convenienti e graziosi. Dovereste pur aver letto che questa è una delle cagioni che fanno le metafore tanto dilettevoli: perché in uno istante vi mostrano due cose in una, e vi fan passar con l’intelletto dell’una nell’altra; il qual passaggio si presuppone