Pagina:Carlo Piana - Open source, software libero e altre libertà.pdf/92

92 Open source, software libero e altre libertà

altrettanto astratto e imparziale. Arriva persino a codificare come parte dello standard gli errori delle applicazioni, fenomenale fu quello di ripetere l’omissione dell’anno non bisestile negli anni zero dei secoli non divisibili per quattrocento, che è la modalità in cui si contano le date nel calendario Gregoriano (che è anch’esso uno standard: ISO 8601).1 Ciò solo per un bug mai corretto di Microsoft Excel.

Lo standard venne proposto con una procedura accelerata (“Fast Track”) nonostante ci fossero molte perplessità sull’esperibilità di tale procedura e in vari enti nazionali (ISO è un ente “federato” in cui partecipano gli enti nazionali, in Italia l’ente nazionale competente era Uninfo,2 in seno a UNI) si sollevarono centinaia di osservazioni, che vennero risolte in modo molto grossolano in un “Ballot Resolution Meeting” in quel di Ginevra, segno che lo standard doveva essere approvato più o meno ad ogni costo. Le stesse procedure nazionali lasciarono molti perplessi, me compreso. In Italia, ad esempio, nei mesi precedenti alla votazione, si osservò un’impennata di iscrizioni ad Uninfo a cui molti hanno attribuito un significato preciso: quello di un tentativo di modificare gli equilibri in gioco per far passare (o non passare, ma in misura assai minore) lo standard, al di là del suo merito tecnico. Lo standard stesso era composto da circa seimila pagine, che probabilmente nessuno dei partecipanti (se mai qualcuno) ha letto integralmente.

Ma al di là di tali episodi, su cui ognuno manterrà le proprie opinioni, è il concetto stesso che si possa standardizzare a partire da un’applicazione singola

  1. Per un’interessante disamina, se interessati, si può consultare la pagina di Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/ISO_8601.
  2. http://www.uninfo.it/