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Le licenze di software libero (open source) 41


Licenze di copyleft forte

All’altro estremo abbiamo il copyleft forte. Tendenzialmente una licenza di copyleft forte tende a estendere il suo effetto vincolante il più possibile a qualunque “opera derivata” di software copyleft. Il confine di tale effetto è una delle questioni più aspramente dibattute tra coloro che si occupano della nostra materia. Il copyleft forte richiede anche una struttura normativa più complessa e stringente, perché essendo “restrittivo” (nel senso che tende a imporre condizioni più stringenti ed effettive al fine di mantenere le libertà del software), richiede che tutti i “buchi” siano tappati, tutte le scappatoie siano evitate, in modo che il copyleft forte, e il tentativo di mantenere il software un common resista a chi cerca di evitarlo. Creare una licenza di copyleft forte è molto difficile, crearne una fatta bene è cosa a portata di ben pochi.

Siccome le licenze di copyleft forte hanno condizioni più stringenti e peculiari, è molto facile che una di esse sia incompatibile con qualsiasi altra licenza di copyleft forte, dimodoché combinare software sotto due licenze di copyleft forte è in pratica impossibile. Anche combinare copyleft forte con copyleft debole, e a volte anche con non copyleft, si rivela sovente impossibile. Se non si possono rispettare le condizioni di licenza ‒ tutte le condizioni ‒ non si può usare il software, non si possono trarre opere derivate.

La licenza di copyleft forte per antonomasia nonché la più antica è la GNU General Public License, o GPL della Free Software Foundation (FSF). Giunta alla terza versione, nella versione 2 è storicamente di gran lunga la più utilizzata licenza di copyleft forte, e la più utilizzata licenza in assoluto. Discutere di cosa