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148 Open source, software libero e altre libertà


Tornando alla questione delle uova tutte in un cesto, però, ancora l’interoperabilità e la possibilità di migrare, o meglio, federare servizi diversi, senza avere degradata la qualità del servizio, è ciò che riduce di gran lunga anche il rischio di dipendenza da un unico fornitore esterno. I servizi che per loro natura sono “commodity”, ovvero forniti da un numero non limitato di soggetti e intercambiabile, danno intrinsecamente maggiore sicurezza e indipendenza, consentendo la ridondanza dei sistemi e dei fornitori. Si pensi alla connessione Internet, ai DNS, all’archiviazione dei dati, ai servizi di database eccetera. Tutti questi servizi sono disponibili e accessibili in quanto sono basati su standard interoperabili; che poi è un modo di definire una caratteristica degli standard aperti.

Conclusioni

L’uso di sistemi basati su paradigmi nuovi porta sfide e possibilità prima non concepibili. La tendenza a sfruttare sempre di più SaaS e PaaS nei servizi ad ogni livello, anche da parte della Pubblica Amministrazione, crea una serie di possibili punti di fallimento che – pur anticipati da molti – vengono accettati come reali solo quando gli eventi della cronaca, in modo ineluttabile rendono evidente.

Non si tratta di essere Cassandre o teorici del complotto. Né si tratta di essere faciloni improvvisati.

Conoscere le sfide, appunto, è il modo migliore di affrontarle. Siamo ancora in larga parte in terra incognita, questo fatto da solo merita rispetto e attenzione, e fa sì che solo un atteggiamento prudente – né