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dell’aceto. 559

trepassare la fermentazione alcoolica, così per conservare l’aceto, non gli si permette di progredire nell’alterazione. Perciò l’aceto deve tenersi in locali freschi, possibilmente riparati dal contatto dell’aria, e lo si deve travasare quando scorgasi che abbia formato sedimento. Si conserverà assai quando si facciano bollire nell’acqua per un quarto d’ora le bottiglie ripiene e ben turate. Per separarlo dalle materie azotate stranie, lo si può distillare, riducendolo cioè ad una pura soluzione d’acido acetico nell’acqua. Si può dar maggior forza all’aceto debole esponendolo nell’inverno ai forti geli ed in ampj vasi, versando e conservando in seguito soltanto la porzione non congelata. Si conserva meglio anche aggiungendovi qualche poco di alcool, di acquavite, o di sal marino.