Pagina:Canti (Sole).pdf/93

36 pel tremuoto in lucania

Di polvere e di pianto eccol coperto
    Guatar da lunge i ruderi fuggiti,
    O tornarvi tremante a passo incerto!

Sforza i cuori inclementi, e movi i miti,70
    Sì che ai grami superstiti non manchi
    Lo tetto e ’l pan, che a Te chieggon smarriti!

L’altrui pietade ne la tua s’infranchi,
    E più splendida voli e generosa
    In soccorso di lor miseri e stanchi!75

E ormai rapidamente e senza posa
    Per l’elettriche fila ella balena
    Calda nunzia di aita ed operosa!

De lo stesso elemento, onde sì piena
    Sciagura uscìa, questa Pietà si vale80
    E i lamenti raccoglie e li rimena!

Deh! sia l’aita a la miseria eguale!
    Deh! se muto è l’amor, muovane almeno
    La compresenza del terribil male!

Trema a tutti peranche il cor nel seno:85
    Però che ancora di frequenti crolli
    Dal Tronto al Lilibeo balza il terreno!

E qui, per questi profumati colli
    Vanno insonni le notti, e ognun rigira
    Gli occhi al Vesevo spaventati e molli!90