«Sia celeste, o Redenta! — Alberga e spera
«Fra quelle caste mura: è men sūave545
«Di Damasco il gesmin d’una sperante
«Albergatrice di virginei chiostri!
«Va, ti serba ai miei voti! — Allor che schiusa
«Fia la Tomba di Cristo ai figli suoi
«Meco verrai, respirerai tu meco550
«Le care aure di Francia... o eternamente,
«Ov’io nel dubbio battagliar soccomba,
«Su la terra divisi, e eternamente
«Uniti in Dio! — Tu da le pie litane,
«Quando è sera, a le tende Crocïate555
«Manda un saluto; io da la mie trincee
«Volerò sul tuo Monte — Ardente e primo
«Abbiti addio!» — Crebber le guerre: a sera
Egli dal campo, Ella dal monte in Dio
S’unian — pietosi! — E scolorossi l’astro560
Del soldato Francese; e in Damïata
De le superbe cupole la Luna
Ritenne il sommo, e scintillò di sangue.
Päurose colombe a piè de l’are
Le figlie del Carmelo lagrimate565
Levar preghiere, che gemean lungh’esso
Le navate del Tempio — Ai vaporosi
Incensieri, rompenti il verginale
Splendor dei ceri, ai canti gemebondi,
Al sublime del tempio, a quando a quando570
Reddia Gesile sul destin crudele
Dei Crocïati — Era deserto il Tempio...
Sola Ell’era nel Tempio! In la preghiera