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336 il carmelo

     «Sia celeste, o Redenta! — Alberga e spera
     «Fra quelle caste mura: è men sūave545
     «Di Damasco il gesmin d’una sperante
     «Albergatrice di virginei chiostri!
     «Va, ti serba ai miei voti! — Allor che schiusa
     «Fia la Tomba di Cristo ai figli suoi
     «Meco verrai, respirerai tu meco550
     «Le care aure di Francia... o eternamente,
     «Ov’io nel dubbio battagliar soccomba,
     «Su la terra divisi, e eternamente
     «Uniti in Dio! — Tu da le pie litane,
     «Quando è sera, a le tende Crocïate555
     «Manda un saluto; io da la mie trincee
     «Volerò sul tuo Monte — Ardente e primo
     «Abbiti addio!» — Crebber le guerre: a sera
     Egli dal campo, Ella dal monte in Dio
     S’unian — pietosi! — E scolorossi l’astro560
     Del soldato Francese; e in Damïata
     De le superbe cupole la Luna
     Ritenne il sommo, e scintillò di sangue.
     Päurose colombe a piè de l’are
     Le figlie del Carmelo lagrimate565
     Levar preghiere, che gemean lungh’esso
     Le navate del Tempio — Ai vaporosi
     Incensieri, rompenti il verginale
     Splendor dei ceri, ai canti gemebondi,
     Al sublime del tempio, a quando a quando570
     Reddia Gesile sul destin crudele
     Dei Crocïati — Era deserto il Tempio...
     Sola Ell’era nel Tempio! In la preghiera