Inorgoglita fastidendo, al core
Sentia venirsi ardente sprezzo, e ardente485
Palpito d’ira — o fosse italo sangue
In sue vene corrente, o vincitrice
Forza di Ciel, come a miglior ventura,
Prendea diletto, in cristian costume
Vagar fra gli ampi padiglion di Cristo — 490
Quivi, rapita in santa estasi agl’inni
D’un ispirato giovinetto, accolse
Le prime aure d’amor! — Fra i Trovatori
De la bella Provenza, il primo egli era
L’animoso Gualtiero all’armi e al canto,495
Ei, soldato sul campo, a le prime ombre
Usignuol fra le tende, avvicendava
Brando e liüto, inni cocenti e sangue —
Era sereno il Ciel: sotto le mura
Di Damïata a le pesanti schiere500
Vittorïosa armonica sirventa
Da le suavi corde alto inviava....
Oh! al caro volger di quel biondo capo
Verso i Cieli turchini, al grazioso
Fremer dei carmi la Raminga intese505
Secreta ansia e profonda! — In Orïente
Crescea la notte, ricca di quïete
Pei Crocïati — a limpida fontana
Trasse Gesile, ed occuponne il margo,
Muta gli astri seguendo!.... il crin tradia510
L’ispide lane, e in fluttüanti liste
Sccndeale al sen — tacea! — Lento sorvenne
(Tratto fors’ei da vago estro di pianto,