Pagina:Canti (Sole).pdf/380


il carmelo 323

     Un popol di pensanti era coperto205
     Da le floride balze — Il primo Sole,
     Le prime stelle riflettean lor pura
     Luce su bianche pensierose fronti
     Dai burroni affacciate, e i santi colli
     Parean vulcan d’amore e di pensiero — 210
     Oh cari dì!... Quando vigor non puote
     O di braccia o di cuor: quando la guerra
     Avvelena gli affetti, e il tradimento
     Spezza la voce dei valenti e il ferro,
     Corri ai monti, o soffrente, e t’avvicina,215
     Come col guardo, col pensiero al Cielo! —
     I figliuoli d’Elia svolgeano almanco,
     Per lunghe preci, la rovente spada
     De lo sdegno di Dio dai barcollanti
     Vitreï troni: indi spedian responsi220
     Ai potentati; e senza brandi, o ceppi,
     O prudente terror reggean securi
     Degli umani le sorti: o almen su l’ala
     De la fidanza, ritorcean le piante
     Da la sozza Babelle, e intemerati,225
     Per lungo anno di veglie e d’astinenze,
     Sen tornavano a Dio. Dolce compenso
     Si avean frattanto un avvenir di rose,
     Mille serene ricordanze, e un calmo
     Volger di affetti. Appo i tranquilli argenti230
     Di vergineo ruscel, su per l’erbosa
     Morbida zolla, a l’ospital frescura
     Di solitario salice piangente
     Eran felici! e in fondo a le vallate