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284 | il cantico dei cantici |
L’amico mio di mirra è un fastelletto,
E sempre, sempre io mel terrò sul cor!
M’è un grappolo di Cipro il mio Diletto,
Che le vigne d’Engaddi empie d’odor!40
sposo
Bella! Oh sei bella! E chi può starti a paro?
Son sguardi di colomba i sguardi tuoi!
sposa
Come bello tu sei! Come sei caro!
Ed il letto è di fior sparso per noi!
Son le travi de’ nostri appartamenti45
Di cedro, e i palchi di cipressi olenti!—
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