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romanza 243


L’onde, i venti, le stelle, la terra
     Tutto è canto in quell’ora per me;
     È menzogna lo sdegno e la guerra
     In quell’ora, beata da te!

Oh, se spesso la tomba invocai,25
     Svigorito da l’ire del mondo,
     Se un pugnal pel nemico affilai
     Nei consigli di un odio profondo,

In quell’ora, un incanto novello
     Mi fa cara la vita mortal,30
     Il nemico fa dirmi fratello,
     Da le mani mi strappa il pugnal!