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la neve | 241 |
E la voce che l’arpe sorvanza,45
Da la via solitario ne ascolto;
Indi ai muti veroni rivolto
Veglio ed amo, aspettando il mattin!
Dormi, dormi! I tuoi sonni inargenta
Del modesto suo giorno la Luna;50
Dormi, dormi, fanciulla, contenta
De’ tuoi lini nel casto tepor!
Mentre dormi, ti vegli fortuna,
E la speme i tuoi sogni careggi,
E soave sul capo ti aleggi55
Il più vago fantasma d’amor!