Quando sfiori il tuo destrier,
Il tuo corpo è in mezzo a noi,
Ai deserti il tuo pensier!
Quando guizzi in vari modi25
Sul tuo bianco corridore
Sembri treccia, che si snodi
D’una spalla sul candore.
Lini candidi sottili
Ai tuoi muscoli fan vel,30
Sembri un cigno, che defili
Lungo i gorghi d’un ruscel.
O se ritto, in torvo aspetto,
Come eroe t’atteggi e guati,
Sembri un sogno, un idoletto,35
Un pensier di tempi andati.
Sul caval gittato a corso,
Solo immobile stai tu,
Qual dei secoli sul dorso
Posa immobil la virtù.40
Su, Moretto! Un tuo compagno
Biondo e bello, e d’anni eguale,
Superò col suo calcagno
La tua spalla orientale.
Un sol gruppo or via stringete45
Tu con esso, ed ei con te,
Di due mondi i genì siete,
Tu la notte, il giorno egli è.