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IL COCCHIO
(ottave improvvisate)




Io vidi, io vidi sfolgorante in cocchio
     Dinanzi a me passar donna vezzosa,
     Che mi volse di furto un languid’occhio,
     Inspirator di voluttà nascosa:
     Per delirio d’amor caddi in ginocchio,5
     Quasi adorando una celeste cosa;
     Ed eran tanto ardenti i miei pensieri,
     Che avrei baciato il piè dei suoi destrieri.

Ed oh! se quando del suo cocchio in vetta
     Tra lo stupor de le romane squadre10
     Tullia, atteggiata a barbara vendetta,
     Franse con l’unghia dei cavalli il padre,
     Avesse avuto, o amabile Angioletta,
     Le tue forme sì vaghe e sì leggiadre,
     Chi la sua storia sanguinosa ha scritto15
     Avria bello chiamato anche il delitto!