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il fiore 223

     «Il seren di lunghissima età!
     «L’abbi in premio al tuo voto sommesso45
     «Che superbe parole non ha:
          «L’abbi in premio a la viva tua fede
          «Che mercede — richieder non sa!»

VII


Nembi e nembi velarono il giorno,
     Mille serpi strisciarono intorno:50
     Ma fidente processe l’eletto,
     Serpi e nembi sereno sprezzò:
     Stese il braccio sul fiore diletto,
     Da lo stelo materno il predò:
          E festante fra musiche ed inni55
          Lungo il Sinni — con esso tornò!


VIII


«Lascia, o fiore — una voce dicea —
     «Lascia, o fior, la materna vallea!
     «Pari al fiume che lieve rasenti
     «Cresce in meglio il tuo lieto destin!60
     «Ei più spande le azzurre correnti
     «Come avanza nel lungo cammin,
          «E tu sorgi più nitido al sole
          «Fra le aiuole — del nuovo giardin!


IX


«Vago fiore! Nel nuovo paese65
     «Ove approdi, la terra è cortese!
     «Se v’ha spine, v’ha fiori dischiusi