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222 | il fiore |
Di rubini l’aiuola gemmò:20
Ed un Angiol con voce segreta
Tra le foglie del fiore parlò,
Che, più puro, del mondo ne’ dumi
Di profumi — celesti olezzò.
Più d’un cor giovinetto, rapito25
Dagli effluvi del fiore romito,
Ne discorse la valle natìa,
Di promesse l’aiuola n’empiè;
Di se stesso superbo l’ambia,
Altamente chiedealo in mercè:30
Ma severo gli disse l’amore:
«Questo fiore — non nacque per te!»
Pure un solo fra tanti respinti
Non provò lo sconforto dei vinti!
Cinse il fiore di sguardi languenti,35
E in silenzio e tremando l’ambì:
Avea terre, avea sale fulgenti,
Nè per lui rammentarle si udì:
Ch’ei le gemme d’un candido affetto,
Ch’ei del petto — le gioie gli offrì.40
«Perchè tremi? — gli disse l’amore —
«Giovinetto idolatra del fiore?...
«Osa, e il cogli! E dividi con esso