Chi mi ritolse ai cari
Ospizi de la villa? 50
Chi dei paterni lari
M’invidiò la fè?
Perchè da la gioconda
Oscurità tranquilla
Volli a più vaga sponda 55
Volger, mal cauto, il piè?
Ecco; l’infermo fianco
Qui riportai di nuovo!
Qui fastidito e stanco
Vengo a posarmi ancor!60
Nulla cangiò sinora!
Quanto lasciai qui trovo!
Ch’io vi ricolga ancora
De la salute il fior!
Ch’io vi risenta, o miti65
Soli de’ miei vigneti,
O cantici romiti
De l’usignuol vicin,
O tortori gementi
Da gl’intimi querceti,70
O profumati venti
De l’ultimo Appennin!
Più florida pei clivi
La primavera esulti,
Il mandorlo e gli ulivi75
S’ingemmino per me: