Melanconica simile alla sera
Amante come amante serafino,
Bella siccome la Beltà nascea
Nel fuoco eterno dell’eterna Idea.80
Mi amò — Passar più mesi. Irrequieta
Arcana forza mi spingea lontano;
Ella sommessa ubbidiente e cheta
Mi stese in pianto la tremante mano,
Ed atteggiata a seducente pieta85
Bianco velo mi porse, e non invano;
Chè nelle pieghe di quel corto velo
Per me trasfusi eran la terra e il cielo!
Tardi, ma suonò l’ora del ritorno,
Lieto volai d’innanti al suo verone;90
Volgendo l’occhio disioso intorno
L’usata modulai nostra canzone.
Era muto ed inerte il suo soggiorno
Pari a deserto in notturna stagione;
Da’ balconi, sui tetti e sulle mura95
Appresi il suo destin, la mia sventura.
Anelante, frenetico, affannoso
Ratto varcai le brulicanti vie
E al tempio andai solennemente ombroso
Che parea conscio delle pene mïe.100
Sotto l’alte navate speranzoso
Errai preda di negre fantasie,
E lessi al chiaro di morente face:
«Dorme Teresa il sonno della pace».