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182 sorrento o torquato tasso

     Azzurra e intenta è la pupilla ardita,
     Folto e lucido il crine in due diviso,
     Che del volto a l’oval molle acconsente — 135
     E per gli omeri muor profusamente.

 Per l’etere e pel mar come inspirato
     Quell’angiolo gl’intenti occhi smarria.
     E un nugolo di larve interminato
     Gli recingea la vergin fantasia;140
     Che in più matura età ripopolato
     D’armi e d’armati l’Oriente avria:
     Ed albeggiava in quella fronte pura
     Un gran giorno di gloria e di sventura.

 E il mar guardava meditando, e lene145
     L’aura marina lo baciava in fronte:
     E se le industri ondivaghe carene
     Salutasser, partendo, il patrio monte,
     Con gli occhi ei le seguia per le serene
     Acque nel più lontan de l’orizzonte,150
     Larga pregando ai poveri marini
     La pesca dei coralli oceanini.

 E con la nova fantasia partiva
     Anch’ei per intentate acque infinite,
     Stelle ignote cercando e ignota riva,155
     E fiumi e baie ed isole romite.
     La speranza rapìa la fuggitiva
     Prora per l’ideal vasta Anfitrite,
     E sedean lieti su la poppa bruna
     Gli estri in ale di foco e la fortuna.160