E non parea, donde rompesse, il loco
Pel serpeggiante orïental confine;
Chè il ciel diffuso d’una luce blanda
Parimente ridea per ogni banda.80
Candide in mar le vele ivano, e gai
Canti mettea varcando il navichiere,
Come affrettando gl’imminenti rai
Del sol fecondo de le sue costiere.
Deh, rivelati, o sole, anch’io sclamai,85
De la Terra, che passa, in sul sentiere!
Ve’ questa bella e peregrina amante
Con che trasporto ti ricorre innante!
Ella, che ovunque intentamente move
Gli occhi al tuo raggio innamorati e fidi,90
Non mai sì belle maraviglie e nuove,
Non t’offre mai più grazïosi lidi!
E tu sì mai non sorridesti altrove,
Come in quest’alma regïon sorridi!
Rïesci, o Sole, e la tua fiamma antica95
Gitta sul crin de la fuggente amica! —
Ed alto il Sole era sui bruni clivi,
Ond’ha Sorrento orïental ghirlanda,
E largamente sui conserti olivi,
La sua luce piovea tremula e blanda.100
E Napoli da i suoi flutti nativi
Sorgea precinta di beltà miranda,
E sorgean da la fresca onda tirrena
L’isole ancelle a la real Sirena.