Chi può ridir quali estasi,
Quai rapimenti arcani50
Nel sangue del cilicio
Quell’alma inebbriâr,
Che nata i falsi a vincere
Allettamenti umani,
Non visse che per gemere,55
E immensamente amar?
Quell’anima, turibolo
Di paradisio incenso,
Sempre conversa a l’etere
Da la mortal prigion,60
Calma sedea sul demone
Che ne ribella il senso,
Come pensosa vergine
Su domito leòn!
È allor che da le candide65
Spoglie avvenenti emerse,
Ove fioria ne’ triboli
Pudica gioventù,
Sovra una nube cerula
L’ali d’argento aperse,70
Intemerata e splendida
Come venia quaggiù.
Qual peregrin, che reduce
Di perigliosa via
Mondi riporti i sandali75
Del fango del cammin,