Omai la Fede e la Scïenza avita,160
Strette in divino amplesso, ardono insieme
Nel gran disio d’una seconda vita!
E se talor guarda le nubi e geme
Questo Giobbe di affanni e di costanza,
È santo anch’ei questo Dolor che il preme!165
Questo eterno Dolore è consonanza,
È lunga nota che per via seconda
Le soavi armonie de la speranza:
È l’ombra antelucana, è la feconda
Necessità che gli esuli affatica170
Ai dolci soli de la patria sponda:
È il gran sospiro, è la mestizia antica
Del finito anelante a l’infinito,
È l’elegia de’ generosi amica:
È l’ansia de l’Amor che va smarrito175
E al mare de l’amor volge il cammino
Come fiumana per dirotto lito!
Oh venga il regno de l’amor, divino
Padre d’amore! Oh le disperse tende
Ne’ suoi campi riponga il pellegrino!180
De la tua Fede ondeggino le bende
Di polo a polo, e il tramite novello
Serva alla Pace che da te discende!