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pel filo elettrico dei due mondi 143


Perchè secondo a Dio non è passato
     Un altro nome per quel mondo occulto,65
     Italo nome a l’Oceàn legato?

Quando, o Colombo, al cenere sepulto
     Imposte le catene empie pregavi,
     Onde ti venne il memorando insulto;

E quando in cima a le raminghe navi,70
     Audace amante d’una terra ignota,
     Gli astri, i venti e le nubi interrogavi;

Ed ogni terra intorno iva remota
     Da l’infinito flutto, e la tremante
     Bussola tacque nel suo cerchio immota;75

E volevi, e la Fede al tuo costante
     Sguardo arridea dai vergini pianeti,
     Che salian su la nova acqua raggiante;

E la vigile Speme anni più lieti
     T’impromettea da la maggior tua prora80
     Tendendo i lini de’ malcerti abeti;

Oh con che gioia preveduta allora
     Quest’ora avresti! Nè sognar potevi,
     O Galileo de l’Oceàn, quest’ora!

Sovra il flutto deserto, ove perdevi85
     Talor la luce del ritorno, e tanto
     Anno di stenti valicato avevi,