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il viggianese 139


Ed or che vale se folto il grano
    Le coste indora del mio paese?
    Ed or la vite fiorisce invano
                    Pel Viggianese!

Verrà l’ottobre; ma non più lieti
    Ricanteremo gli usati cori:
    Nè fremeranno lungo i vigneti
                    L’arpe e gli amori!

O rondinella! Ripiglia il volo,
    Che il mio cammino ripiglio anch’io:
    Splende pietoso per ogni suolo
                    L’occhio di Dio!

Tu, peregrina, d’un’altra sponda
    Le torri e i laghi saluterai,
    E il nido a l’orlo d’un’altra gronda
                    Sospenderai!

Io vagabondo per varie genti,
    Le mie piangendo balze Lucane,
    Andrò chiedendo co’ miei concenti
                    Lagrime e pane!

                                     Giugno 1858.