Traverso ai circondanti alberi è tale
Il suo candor, che da l’avverso mare
Una candida perla orientale
Chiusa in un cerchio di smeraldo appare.
Su le rosee torrette ultima sale205
La curva luna in cima al militare
Grave pennon, che maestoso e lento
Su l’asta ondeggia o si rigonfia al vento.
Per quei difesi e floridi recinti
Giran d’acacie giovani boschetti,210
Sinuosi viali e laberinti,
Festoni, aiuole, cupole e poggetti,
Fresche ombrelle di palme e terebinti,
Acque lucenti in dïasprati letti,
Riversantisi in giù nitide conche,215
Care a la voluttà molli spelonche.
Pur questo albergo agl’intimi piaceri
Sacro in tutto non è: di volta in volta
Risonar tu vi udresti inni guerrieri,
E il vigil grido de l’alterna scolta.220
Al nitrito di Tessali corsieri
Degli arcati rimbomba atrii la volta,
E per le scale ricorrenti e vaste
Balenan sciable di Damasco ed aste.
Ricco di chiara gioventù fiorente225
È il guerrier che vi alberga; e sì, che appena
Il quinto lustro ei varca, e d’Oriente
Quant’è la terra de’ suoi fatti è piena.