Pagina:Canti (Sole).pdf/159

102

LA FANCIULLA E L’ARTISTA
idillio



Ove più mollemente al mar digrada
     Di Pausilippo la vaga costiera,
     E in picciola s’incurva umile rada,

Sorge incontro a levante alta e leggera
     In forma di pagoda una casetta,5
     Cui fan gli alberi in fiore arco e spalliera.

Per l’acute finestre empie la schietta
     Nova luce d’aprile in onde d’oro
     Una candida sala a l’arti addetta.

Quivi un giovin modesto, a cui l’alloro,10
     Posto dal Buonarroti, al crin verdeggia,
     Va un sublime ideando arduo lavoro.

Solo in quella dorata onda passeggia
     Le braccia al seno e le pupille al mare
     Che sotto al sole del mattin lampeggia.15

Pur non è Capri, che lontana pare
     Quasi nube turchina in fondo al cielo,
     E del golfo si posa al limitare: