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78 pensieri poetici

D’attiche grazie circonfusa: in vaste
     Dolcissime volute ondeggia, e inoltra
     Blandïente ed obliqua; e se per via
     In qualche scoglio inopinato offende,
     Magnanima non ponta incontro ad esso,330
     Ma callida il declina, o circuente
     Le radici ne scalza: a volta a volta
     Il sorriso o il sospir scoppiano in vaghe
     Neviganti faville, e la sottile
     Disperante ironia leggiadramente335
     Su quei periodi trabeati aleggia:
     Ma raro arde l’affetto in quel diffuso
     Uniforme seren; raro, o non mai,
     Nel sublime ti avvieni: ella somiglia,
     L’arte di Tullio, a la ricolma luna,340
     Che d’armonica luce empie le valli
     I monti e il cielo.

VIII


E il popolo di Roma
     Le blandizie dilesse e la concinna
     Soavità di Ciceron, che seppe
     Per lungo studio divinarne il gusto.345
     Il mare e l’Alpi ripetean concordi
     Il fragor degli applausi, onde la gente
     Togata al grido rispondea del suo
     Fortunato orator, che, strenuo in campo,
     Sofo e Console ed Augure e Statista,350
     Non disdegnava parteggiar gli umili