Ma la notte copria più sempre il lido,
E le due madri per amor simìle
S’eran raccolte in un diverso nido.
Ruminando in un angol del fenile
L’una mansa nudriva il suo lattante,95
Riconsolandol di tepor gentile:
L’altra, seduta al focolar davante,
Ai suoi nati apprendea quelle parole,
Che su bocca infantil sonan più sante:
E del Dio che creò la luna e il sole,100
La state e il verno, la campagna e il mare
Dicea contenta a la raccolta prole:
E dicea come a Lui salgan più care
Le preghiere de’ bimbi, e come Ei soglia
Di calde lane l’agnellin velare;105
Come sola d’un albero la foglia
Ne la valle non cada o nel vigneto,
Ch’Ei nol sappia da l’alto, e ch’Ei nol voglia;
E come sui fanciulli Egli più lieto
Volga un guardo d’amor, quando son buoni,110
E come ai rusignuoli orni il felceto;
E come a tutti Ei basti, e de’ suoi doni
Empia la terra Ei che di tutti è padre,
E i cavretti sorregge entro i burroni.