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la donna e l'amore 53

Ed, ahi, sì presso al talamo,
     Cui ti fioría l’Imene,
     Ponea la Morte un tumolo,
     E lo ponea per te!

Ahi! non invan dai giovani25
     Boschi del patrio Eliso
     In servitù magnanima
     La nuova donna errò,
E moribonda, e pallida
     Soavemente il viso,30
     Sovra il guancial del profugo
     La fronte abbandonò!

Eva innocente e florida
     Di gioventù romita,
     Nel caro Eden domestico35
     Chiude la donna il cor;
Fin che da l’ombre placide
     De’ suoi recessi uscita,
     Va generosa ed esule
     Ove la porta amor.40

Sa questo fior che l’aure
     De’ suoi profumi inonda,
     Sa dove i molli petali
     Novellamente aprì;
Ma ignora oltre quai limiti,45
     E in che rimota sponda
     Andrà piegando al vespero
     De la sua vita il dì!