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LA TOMBA DEL POETA
ai mani
DI GIULIO GENOINO



Tu pur da la poetica
    Corona, che circonda
    Fra i pioppi di Posilipo
    A la Sirena il crin,
Tu pur, cedendo agli ultimi5
    Verni, cadesti, o fronda;
    Nè più sussurri ai placidi
    Venti del mar vicin!

Oh quanti cor ti piansero,
    Modesto Anacreonte,10
    Quando improvviso un tumulo
    Schiuso per te si udì!
La vereconda vergine
    Muta piegò la fronte,
    E sul notturno cembalo15
    La bianca man languì!

Più non udran le fulgide
    Sale festanti a sera
    De’ versi tuoi l’ingenua
    Pudica ilarità:

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