La goccioletta era conversa in perla!
Sì potente d’un Genio è la pietà!
Che miracol di luce era a vederla!95
Di che ridea celestïal beltà!
Tai nitidi baleni ella mettea
Pel crepuscol soave antelucan,
Che una stella caduta esser parea
Sul deserto confin dell’Ocean.100
Un giovinetto schiavo, che rediva
Da remoti paesi al suo signor,
La mirò scintillante in sulla riva,
E tremò di contento e di stupor.
Se la celò gelosamente in petto;105
L’avria recata al suo signor giurò.
Corse valli e montagne il giovinetto,
E mai dal correr suo, mai non cessò!...
Travalicò fuggendo erte e burroni,
Trovò boschi e deserti, e li varcò:110
Incontrò sulla via pardi e leoni,
E mai dal correr suo, mai non cessò!
Così, molle, anelante e senza lena
Al serraglio salia del suo signor:
Ma sui tappeti si fu curvo appena,115
Che da l’affanno se gli ruppe il cor.